La maledizione continua. Ancora una volta la promozione è rimandata al prossimo anno, ancora una volta siamo arrivati secondi per un soffio. Il torneo era cominciato bene, anzi, benissimo: 4 a 0 a Nichelino, con vittorie un po' sofferte di Giacometto e Carnino, ma alla fine meritate. Poi due forfait, di Alessandria e del DLF, quindi subito lo scontro decisivo in casa con Asti.

La prima sorpresa è arrivata dalla comunicazione della formazione, che si può definire quantomeno tattica, presentando un Giuseppe Raviola (CM) in terza scacchiera (nell'elenco ufficiale compariva Giorgio Raviola, ma non ci siamo posti dubbi sulla buona fede degli avversari). La patata bollente toccava dunque al buon Masi (1N), che riusciva a ottenere subito una posizione superiore, ma complicata. Purtroppo dopo qualche mossa Adamo cadeva in una trappola di cui lui stesso si è accorto nel momento di mangiare il pezzo avversario, ma correttamente ha portato a termine la mossa che lo avrebbe condannato alla sconfitta. Il primo risultato ha ovviamente influenzato le altre tre partite: Carnino, dopo una serie di ribaltamenti di fronte, alla fine ha dovuto cedere, e anche Giacometto, ormai costretto a vincere per la squadra, vedeva sfumare la sua posizione. Ormai ininfluente diventava il risultato in prima scacchiera, dove il sottoscritto aveva costantemente controllato Beccaris e si trovava in posizione vinta: la stanchezza e la delusione portavano a sciupare il vantaggio e a concludere con una patta.

L'ultima partita è stata a Castelpasserino, con il ritorno dell'ex-capitano Thoux al posto di Carnino, ma con poche speranze nel primato del girone: abbiamo comunque vinto dignitosamente 2.5 a 1.5.

In definitiva, dopo almeno tre anni consecutivi che arriviamo secondi, ci viene da chiedere alla Federazione: non si può inserire una norma nel regolamento che istituisce la promozione per anzianità?